Il codice di tracciabilità permette di fare un vero e proprio identikit dell’uovo: da dove viene, come è stato prodotto e quando ed è composto da 11 elementi, tra lettere e numeri. Decifriamoli insieme!
La prima cifra permette di riconoscere il tipo di allevamento.
- Numero 0. Identifica un’agricoltura biologica. Le galline vengono nutrite con mangimi e foraggi privi di concimi chimici e fitosanitari e possono razzolare liberamente in ampi spazi all’aperto.
- Numero 1. Si tratta di un allevamento all’aperto in cui le galline hanno la possibilità di godere di alcune ore all’aria fresca e alla luce naturale, soprattutto nei mesi caldi.
- Numero 2. Le galline sono allevate a terra, ma non hanno nessun accesso esterno e sono stipate all’interno di capannoni, dalla grandezza variabile.
- Numero 3. Le galline sono allevate in gabbie spesso anguste e affollate.
A seguire troviamo una coppia di lettere che indica il paese di produzione e nel nostro caso è certamente IT, ovvero italiane al 100%.
Le tre cifre centrali, invece, rappresentano il codice ISTAT che permette di identificare il comune in cui si trova l’allevamento; e, le due lettere successive, la provincia.
Per finire le ultime tre cifre identificano il codice univoco che le ASL locali assegnano ad ogni singola azienda.
Sotto questo codice, poi, viene apposta un’ulteriore dicitura che può indicare la data di deposizione (DEP + data) o la data di scadenza (ENT o Entro + data) entro la quale è consigliabile consumare le uova.